La giornata mondiale della Fisioterapia nasce l’8 settembre del 1996 con l’obiettivo di creare solidarietà e unione all’interno della comunità fisioterapica mondiale.
La missione principale è di riconoscere e far conoscere il lavoro del fisioterapista e i suoi numerosi campi di intervento e valorizzarne l’importanza all’interno del sistema di salute pubblico e privato. Visti i numerosi ambiti in cui il fisioterapista opera, ogni anno viene scelto un tema rilevante per la salute dei cittadini.
Il tema di quest’anno è rappresentato dall’OSTEOARTROSI, una patologia complessa che non coinvolge soltanto la cartilagine articolare, ma l’intera articolazione.
Le cause che determinano tale processo sono ad oggi ancora poco chiare; quello che sappiamo è che non vi è un unica causa, ma piuttosto un insieme di elementi che contribuiscono con pesi diversi all’insorgenza della patologia.
Tra questi troviamo cause meccaniche, come traumi e lesioni legamentose, o legate al tipo di attività quotidiana/lavorativa (movimenti ripetuti, posizioni in ginocchio); cause metaboliche (obesità/diabete), genetiche, etc.
I sintomi principali che il paziente avverte sono il dolore, in genere peggiore alla sera, e una rigidità articolare presente invece soprattutto alla mattina.
Attraverso una radiografia è possibile evidenziare lo stato di salute dell'articolazione, ovvero se vi sia osteoartrosi o meno e il grado di gravità.
Tuttavia, lo stato dell’articolazione (osteoartrosi più o meno grave) non corrisponde ai sintomi che il paziente riporta e per tale motivo è essenziale distinguere una ARTROSI RADIOGRAFICA da una ARTROSI CLINICA.
La valutazione e il trattamento dei paziente affetti da OSTEOARTROSI dovrebbe essere effettuato da un'equipe di professionisti che collaborano ad un fine comune: la salute del paziente.
Dal punto di vista conservativo il trattamento cardine è rappresentato dall’ESERCIZIO TERAPEUTICO: specie quando supervisionato da un fisioterapista specialista in ambito muscoloscheletrico e reumatologico, esso previene l’aggravamento della patologia, permette la riduzione del dolore e ritarda/evita un eventuale intervento chirurgico.
Inoltre, il fisioterapista riveste un ruolo di guida fondamentale durante tutto l'iter riabilitativo, educando la persona assistita a un'ottimale gestione dei carichi e motivandola ad adottare un corretto stile di vita.